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L'area di Suessula, distante dai centri abitati e non interessata da fenomeni di urbanizzazione, presenta notevoli valori ambientali e paesaggistici.
Circondano la piana, a nord, il sistema dei monti Tifatini che, insieme alla catena del Fellino circoscrive la gola della Valle Caudina; ad est la collina di Cancello con la severa mole del castello medioevale; a sud la massa del Monte Somma dietro la quale emerge il cono del Vesuvio.
L’area è ricca di sorgenti che si raccolgono in un unico corso, il Gorgone o Riullo, che alimenta, insieme al Mefito che scaturisce poco più a sud, il corso dei Regi Lagni, l’antico fiume Clanio. Da alcuni anni le sorgenti non sono più attive a causa dell’eccessivo emungimento dalla falda.
La lunga permanenza dell'acqua stagnante, nel corso dei secoli, ha determinato la formazione di uno strato di pietra calcarea, localmente denominata pietra di Pantano che ha sigillato, preservandola, l'antica città.
L'abbondanza di acqua ha favorito, dal Medioevo fino alla prima metà del XX secolo, lo sviluppo della canapocoltura e dell'attività molitoria. Ancora oggi si conservano i cosiddetti fusari, grosse vasche per la macerazione della canapa.
Nonostante l'intensa attività agricola persistono tuttavia alcune aree incolte che rappresentano delle piccole oasi per la sopravvivenza di sempre più rare specie vegetali ed animali.
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