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Le ricerche archeologiche risalenti alla metà degli anni '90 del secolo scorso attestano una frequentazione dell'area di Calabricito fin dall'Eneolitico. Gli scavi hanno portato alla luce una tomba della cultura del Gaudo, del tipo a grotticella artificiale, formata da due ambienti: una camera sepolcrale ed un pozzetto di accesso.
La mancanza di una sistematica attività di ricerca sul territorio non ci permette di avere elementi sufficienti per ricostruire un quadro definito dell'età preistorica e protostorica.
I primi dati archeologici significativi riguardano la necropoli, scavata alla fine dell'800, la cui fase più antica risale al IX sec. a.C.
Una campagna di scavi, effettuata tra il 1999 e il 2002, ha interessato parte dell’area pubblica della città di Suessula. Lo scavo, preceduto da un fase di indagini e di prospezioni finalizzate ad individuare il perimetro urbano dell'antica città, ha parzialmente riportato alla luce la piazza del foro ed edifici religiosi ad amministrativi della città romana. Sulla piazza del foro, caratterizzata da un bellissimo lastricato in pietra calcarea, si affacciano la basilica, un piccolo sacello e una porticus che si apre su una strada basolata.

La Basilica è costruita in opera quadrata con grossi blocchi di tufo e con le pareti interne scandite da semicolonne.
Il muro di fondazione della porticus è interrotto da una fornace del VIII-IX sec. d.C. utilizzata per la cottura della calce.
Su uno strato alluvionale, depositatosi sulla piazza del foro tra l'XI e il XII sec. d.C., viene costruito un villaggio di capanne di legno.
Oltre alla zone scavate sono visibili altre strutture antiche non ancora indagate. Ad est della Casina Spinelli, isolato nella campagna, emerge un rudere indicato da Caporale, storico locale della seconda metà dell'800, come Tempio Suessolano.
Ad est dell'antica area urbana, in prossimità delle sorgenti del Riullo, ci sono i resti di un antico edificio, probabilmente un tempio dedicato ad una divinità protettrice delle acque.
A nord, nel comune di Maddaloni, in località Boscorotto, è stata individuata, durante i lavori di sbancamento per la realizzazione dei binari dello scalo merci Marcianise-Maddaloni, una villa rustica extra-urbana prossima all'antico abitato suessolano. Lo scavo ha attestato una frequentazione continua dell'area dal I sec. a.C., epoca nella quale si data l'impianto originario, al V sec. d.C.


Suessula, scavi dell'area del foro.

 

 

 

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